L’altra faccia dell’Etna.

Siamo a Nicolosi, precisamente sul versante Sud dell’Etna, un territorio caratterizzato da una vasta biodiversità olivicola e vitivinicola. E’ proprio qui, presso la Contrada Mompilieri, che è situata l’azienda Serafica – Terra di Olio e Vino.

Ad oggi, Serafica, è il frutto del lavoro compiuto da ben quattro generazioni, la cui ultima composta da: Maria Ausilia, Giuseppe e Nino che gestiscono e portano avanti l’azienda. Da dodici anni a questa parte hanno voluto veicolare il loro nome portando sullo scaffale dei ristoranti, enoteche e shop più importanti il prodotto con la loro etichetta

La scelta del naming ci ha incuriositi moltissimo, infatti Serafica, oltre ad essere il cognome familiare, rispecchia esattamente il territorio in cui nasce l’azienda. Una terra serafica è una terra tranquilla e gioiosa. “Ci troviamo in un lembo di terra unico – ci dà tanto dal punto di vista turistico-ricettivo”, queste le parole di Maria Ausilia. L’azienda, infatti, si sviluppa interamente su Nicolosi e la loro produzione è assolutamente locale, eccetto alcune piantagioni situate fuori dal paese su Ragalna e Santa Maria di Licodia. Si tratta di un territorio caratterizzato da un’ottima forza produttiva e che presenta una fetta di coltivazione di ben 42 ettari di uliveto.

La degustazione

Il tocco giovanile.

La particolarità di Serafica sta anche e soprattutto nella loro dedizione e al tocco giovanile dato all’attività. Da dieci anni si occupano anche della coltivazione di segale, e sono l’unica azienda sul territorio etneo a farlo. Maria Ausilia e la sua famiglia hanno peraltro avviato pratiche per diventare contadini custodi della semenza delle segale e hanno dato vita ad un progetto importante in collaborazione con l’università di Catania, il Parco dell’Etna e il Comune di Nicolosi proprio per studiare e capire come si potesse lavorare e riprendere questa cultura.

Quello che ci ha colpito positivamente dalla nostra esperienza presso Serafica è l’amore con cui ci hanno raccontato del loro lavoro, dei sacrifici fatti per poter arrivare a questo punto. E non c’è niente di più bello che raccogliere i frutti di un lavoro curato da anni e apprezzato sia a livello locale che non.

Finestra sul DOC

Una terra da scoprire.

Il ventaglio di prodotti che propongono è davvero molto ampio e tutti hanno una caratteristica fondamentale: nascono da culture autoctone (vitigni autoctoni: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, il Caricante e il Catarratto etc.), lo stesso vale per l’olio (Nocellara Etnea, Biancovilla, Carolea).

Dalla voglia di dare maggiore visibilità al proprio territorio nasce il progetto per divenire veri e propri contadini custodi di tutto il patrimonio organico-produttivo. “La nostra battaglia più grande è quella di valorizzare il versante Sud dell’Etna, ormai troppo spesso sottovalutato”.

Sono tre le aziende che hanno colonizzato questo versante dell’Etna, ma per la quantità e la qualità dei prodotti, Serafica si posiziona ad un livello molto più alto. “Non esiste un solo versante ma differenti. Si tratta dello stesso territorio avente due sfumature diverse. Il nostro essere “Etna” è diverso dall’essere “Etna” di Licodia, Linguaglossa e Passopisciaro etc., abbiamo delle caratteristiche differenti tra cui la vicinanza con il mare” afferma Maria Ausilia.

Il meraviglioso territorio in cui si eleva Serafica è caratterizzato da conetti vulcanici; essi hanno appezzamenti di terreno su cinque conetti vulcanici differenti: Monpeluso, Mompillieri, Monte Arso, San Leo e San Nicola.

La degustazione

Un occhio alla tradizione e un occhio all’avanguardia.

La famiglia Serafica ha iniziato una sfida nel mondo del vino. Inoltre, anche nel loro definirsi, non hanno voluto fare una scelta classica, infatti, nel loro packaging si presentano in maniera fresca, giovane e dinamica. Ecco quello che contraddistingue Serafica.

Serafica sono tre giovani ragazzi trentenni che hanno voglia di comunicare e raccontare il territorio attraverso le loro possibilità e risorse. Il loro motto è “lavorare con la retroinnovazione”. Essi, tramite la retroinnovazione, hanno la capacità di svecchiare la tradizione, in quanto il loro desiderio primario è sempre stato quello di aggiungere un tocco di 2.0 a quello che è sempre stato il lavoro della generazione precedente.

La degustazione

La produzione.

Tre delle loro produzioni prendono il nome delle tre grotte principali del territorio: Grotta della Neve, Grotta del Gelo e Grotta dei Lamponi, tutte grotte di scorrimento che caratterizzano il nostro territorio.

Io voglio essere rappresentativa del mio territorio” risponde Maria Ausilia alla domanda “Cosa ti ha spinto a intraprendere quest’attività?”. Appunto per questo, un altro punto a favore di Serafica è la continua crescita della loro produzione oltre che una notevole dose di originalità e novità. La loro è avanguardia pura, il divertirsi è una prerogativa non di poco conto.

Per quanto concerne, invece, la produzione di olio, sono otto gli oli aromatizzati di Serafica: all’arancia, al limone, alla menta, al basilico, al rosmarino, all’aglio, al peperoncino e infine, l’olio aromatizzato allo zafferano. Insomma, una vera e propria chicca per tutti gli amanti degli aromi.

Il loro corebusiness è l’azienda vista anche in ottica multifunzionale: didattica, incoming, creazione delle possibilità laboratoriali utili per dare vita a spunti di apprendimento e formazione. “Vogliamo che Serafica venga concepita non solo come un’azienda agricola, ma anche come luogo di scambio di idee e covo di informazione”.

Noi di Siculae Terra ci siamo trovati veramente bene, e anche questa volta torniamo a casa con una fetta di conoscenza in più e pronti per la prossima tappa!