Un piacevole ritorno.
A meno di un anno dal nostro primo incontro, siamo tornati dagli amici di Serafica per una piacevolissima chiacchierata inerente alle loro ultime annate, e le interessanti novità che in quest’ultimo anno sono state apportate all’interno dell’azienda.
Ad accoglierci, calorosa come sempre, c’era Ausilia che subito ci ha messo a nostro agio e che, dopo una breve panoramica sull’anno trascorso, ci invita a seguirla in una zona dell’azienda adibita alle degustazioni.
Tra una battuta ed un’altra abbiamo iniziato una mini verticale su quelle che sono le loro annate 2018 e 2019, e che ci ha permesso di apprezzare l’interessante evoluzione che questi ottimi vini hanno avuto.
Guidati dalle parole colme di passione di Ausilia, abbiamo iniziato con quello che è uno dei bianchi più tipici e caratteristici del territorio siciliano, e cioè il Catarratto.
Il loro è un Catarratto di montagna, coltivato in vigneti che vanno dai 750 ai 900 metri. È un prodotto molto minerale, capace di raccontare benissimo, già dal primo sorso, le peculiarità di questo territorio. Il colore è un giallo vivace, ricco di sfumature paglierine. Al palato mostra una notevole persistenza e un floreale molto importante. È un vino in continua evoluzione e che rispecchia perfettamente l’azienda Serafica, una realtà giovane, gestita da giovani e con tanta voglia di fare.

Un Etna Bianco di altissimo livello.
Continuando la degustazione, abbiamo potuto assaporare il loro Grotta della neve 2019, un Etna bianco 90 per cento Carricante e 10 per cento Catarratto. È un Etna che fa criomacerazione, quindi lavorato a bassa temperatura in modo da preservare non solo le specifiche del prodotto, ma in grado di mantenere un bouquet di profumi anch’esso non indifferente. Ad una parte della massa, viene fatto trascorrere un breve periodo in botti grandi di rovere francese in modo da conferire al vino un valore aggiunto. Al colore si presenta con dei bei riflessi dorati, con un aspetto davvero elegante.
Fil rouge di tutti i vini di Serafica è la loro mineralità, peculiarità fondamentale di tutti i vini dell’Etna, ma che nel versante sud con la sua ampia esposizione al sole e la vicinanza al mare (in linea d’aria sono pochi chilometri), è una caratteristica imprescindibile.
Ausilia ci fa notare che, sia per l’Etna bianco che per l’Etna rosato, Serafica ha scelto di utilizzare dei tappi Ardeaseal. Questi tappi sono il risultato di un’ingegnerizzazione di processo all’avanguardia. La loro composizione, protetta da brevetti internazionali, non solo garantisce le prestazioni ideali di un tappo, ma assicura la totale assenza di contaminazioni chimiche e di deviazioni organolettiche, la giusta permeabilità all’ossigeno per custodire inalterate nel tempo tutte le qualità e le caratteristiche del vino e consentirne la sua naturale evoluzione. L’utilizzo dei tappi Ardeaseal da parte di Serafica è sinonimo di continua ricerca e di una voglia innata di migliorarsi costantemente, qualità immancabile per un’azienda che guarda al futuro.

Non rosato, ma rosa.
L’Etna è sempre stata terra di ottimi rosati, o come amano chiamarli in serafica, di vini Rosa, e in un’azienda dal DNA Etneo come Serafica non potevano mancare. Come tutti i rosati dell’Etna il colore è tendente all’arancione, quasi ambrato, di un’eleganza intenza.
È un nerello mascalese in purezza, anche in questo caso soggetto a macerazione controllata tra i 18 e i 20 gradi. La macerazione sulle bucce avviene in mero di 24 ore, in modo da avere il colore ma renderlo meno invasivo, successivamente fatto riposare in acciaio.
Attualmente Serafica è in commercio con l’annata 2019, ottenendo ottimi risultati, che confermano il lavoro finora svolto.

Terra di Olio.
La nostra è anche terra di ottimi olii, che sanno rappresentare perfettamente il nostro territorio. È vero che rispetto al mondo del vino, potremmo dire che quello dell’olio è ancora indietro, almeno sotto il profilo della comunicazione, ma non raccontarne le varie realtà, significherebbe trascurare una fetta importantissima della nostra tradizione. Lo sanno benissimo gli amici di serafica, che inseriscono in tutte le loro degustazioni anche la parte inerente ai propri olii, completando in tal modo il racconto di una terra meravigliosa, che noi non smetteremo mai di amare.
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