L’Oro Rosso.

Fin dai tempi più antichi, la letteratura classica è stata piena di riferimenti alla cultura del fiore di Croco (Crocus Sativus). Scrittori come Virgilio, Plinio, Ovidio, lo citano spesso nelle loro opere. Omero nell’Iliade scriveva che lo Zafferano serviva addirittura da giaciglio al potente Zeus.

Alcune civiltà come i Romani, lo usavano non solo nella cucina, ma anche nella cosmesi, nella pittura e come colorante per l’abbigliamento per il suo caratteristico colore giallo. In pieno medioevo le spezie erano simbolo di ricchezza e raffinatezza e lo zafferano in particolare è sempre stato tra quelle più preziose e richieste.

Grande è stata la diatriba sulla sua origine, ma è ormai condiviso da tutti, che lo Zafferano è arrivato a noi dall’Asia Minore dove veniva coltivato in zone come la Cilicia, la Barbaria, e la Stria. A portarlo in Italia pare siano stati alcuni monaci, in particolare un certo Domenico Santucci, frate inquisitore di origine abruzzese. Da allora “l’oro rosso” iniziò a diffondersi in alcune regioni italiane, in particolar modo in Sicilia.

Finestra sul DOC

La nascita di un’eccellenza.

Noi di Siculae Terra oggi vi raccontiamo di chi di quell’oro e della sua coltivazione ne ha fatto una missione.
Ci troviamo alle pendici dell’Etna, a Ragalna, e abbiamo avuto il piacere di conoscere Giuseppe e Claudia (fratello e sorella), che ci hanno presentato la loro azienda “ROSSORARO”.

“Tutto nasce nel 2018, quando abbiamo avuto l’idea di provare a piantare un piccolo zafferaneto, per capire se le proprietà organolettiche del terreno di proprietà della nostra famiglia si sposassero bene con la coltivazione dello Zafferano. Dopo il primo anno d’impianto ci siamo resi conto che sia la fioritura che la qualità dello Zafferano erano eccellenti. Da lì abbiamo aumentato la produzione, e nel 2019 ci siamo presentati ad alcune fiere di settore come il CIBUS e il TUTTOFOOD, riscontrando un piacevole e inaspettato successo”.

Prosecchiamo Sicily

Avanguardia pura.

All’inizio le linee di produzione ROSSORARO erano solo due, una Retail con dei formati che andavano dallo 0,30 gr ad 1 gr, e una per l’HO.RE.CA da 3 gr e 5 gr.
Successivamente, grazie ai riscontri positivi ottenuti, le referenze si sono ampliate, con prodotti anche stagionali come il panettone con pesche candite e Zafferano, oppure la confettura BIO di albicocche e Zafferano ottima con i dolci o in abbinamento con dei formaggi erborinati.
“Tutti i nostri prodotti sono creati in collaborazione con aziende locali, che usano materie prime esclusivamente a Km 0. Anche la nostra crema salata, unica nel suo genere, a base di Caciocavallo ragusano, farina di carruba, crema di latte e Zafferano, rispecchia il proprio territorio, e rispetta gli alti standard che ci siamo prefissati.”

La degustazione

Progetti per il futuro.

RossoRaro nel 2021 ha siglato un importante accordo commerciale con un distributore di Parigi per la commercializzazione dei suoi prodotti sul suolo francese. È un importante trampolino di lancio che servirà alla crescita dell’azienda non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della visibilità del marchio. A tal proposito, Giuseppe e Claudia ci spiegano che hanno in progetto, un’ulteriore ampliamento della produzione, e la costruzione di un laboratorio all’interno dell’azienda, in modo da aumentare la ricerca e la sperimentazione di nuovi prodotti.

“Siamo davvero soddisfatti di tutto quello che fino adesso abbiamo ottenuto. Considerando che nell’ultimo anno e mezzo l’attuale situazione pandemica non ci ha per niente agevolato, possiamo ritenerci fortunati e fiduciosi per il futuro.”

RossoRaro non rappresenta solo un’eccellenza enogastronomica del nostro territorio, ma è il simbolo della capacità di noi siciliani di metterci in gioco, di creare e sperimentare. Giuseppe e Claudia sono l’esempio della Sicilia che ci piace, e noi di Siculae Terra siamo qui per raccontarvi la loro storia.