L’oro verde di Sicilia.

Da grandi appassionati di pistacchio non potevamo non andare a visitare una delle realtà più grandi e apprezzate dai siciliani: l’azienda Bacco.

Bacco nasce nel 2006 a Bronte grazie al coraggio e all’intraprendenza di Claudio che, dopo gli studi universitari decide di abbandonare la Sicilia per investire nel suo futuro e formarsi professionalmente. Dopo questa prima esperienza riconosce quanto la Sicilia può essere un fulcro di risorse che aspettano solo di essere valorizzate nel migliore dei modi. Decide così di ampliare le proprie conoscenze documentandosi sulla produzione di pistacchio.

In passato il pistacchio veniva venduto come frutta secca alle grandi pasticcerie o alle salumerie per alcuni prodotti, come ad esempio la mortadella. Non veniva quindi valorizzato, ma piuttosto considerato solo un ingrediente secondario.
Essendo Claudio spinto da un forte istinto imprenditoriale e non esistendo ancora aziende di trasformazione in prodotto finito, decide di portare avanti quest’attività e di credere fino in fondo nel proprio progetto.

“Non bisogna avere paura dei rischi, bisogna sempre puntare in alto e credere nelle proprie capacità” Queste le parole di Ilary, moglie di Claudio nonché responsabile marketing dell’azienda.   

Il coraggio di osare.

Claudio ha iniziato la sua attuale attività a Bronte partendo da un piccolo garage con tre dipendenti: lui in scrivania, una ragazza in produzione e un’altra ragazza che si occupava di tutte le attività interne. A distanza di qualche anno si sono visti i primi risultati.

Non si aspettavano che nel giro di poco tempo avrebbero avuto un tale (e positivo) riscontro!

La prima produzione vede protagoniste la crema di pistacchio e il pesto di pistacchio (nati contemporaneamente). Il prodotto per eccellenza che ha portato loro un grande successo è stato però il panettone, il cosiddetto “Pan Bacco”, un prodotto molto lontano dal classico panettone tradizionale (senza canditi e uvetta) ricco di crema al suo interno.

La produzione dell’azienda ha poi subito numerose trasformazioni, diventando molto vasta e molto varia. Ad esempio, dopo il successo del panettone è subentrata l’idea di produrre anche la Colomba, coprendo così anche le festività pasquali.

Dopo numerose campagne pubblicitarie, scelte di marketing mirate ed eventi turistici, i clienti iniziano a richiedere qualche prodotto in più. Per questa ragione nasce la volontà di proporre molti più prodotti caratterizzati da gusti differenti come, ad esempio, il panettone al cacao, il panettone alla nocciola, il panettone con uvetta e pistacchi senza crema etc.

Progetti futuri.

Le sorprese di Bacco non finiscono mai!

In questi mesi sta lavorando infatti ad una grande novità: si tratta di una nuova linea di panettoni chiamata linea Élite la cui uscita nel mercato è prevista a Natale e in cui verranno valorizzati maggiormente specifici ingredienti del nostro territorio, quali limone e arancia di Sicilia.

La scelta di concentrarsi maggiormente sulla produzione di tali panettoni, peraltro molto belli visivamente, è data dalla voglia di dare ancora una volta grande rilievo alle risorse dell’amata Sicilia.

I valori dell’azienda.

Uno degli obiettivi più importanti per Claudio e Ilary è sempre stato quello di poter coinvolgere tutta la popolazione siciliana, tant’è che tutte le sponsorizzazioni fatte in ambito sportivo non sono mai state fini a loro stesse, quanto piuttosto fondamentali per dare visibilità alle piccole realtà (come, ad esempio, la squadra calcio di Bronte).

“Per noi”, afferma Ilary, “l’importante è certamente curare nei minimi dettagli la produzione e la comunicazione per dare sempre di più all’azienda e fare in modo che cresca quotidianamente, ma anche poter restituire qualcosa alla comunità, che siano coltivatori, magazzinieri, produttori etc. insomma, chi ha sempre lavorato con noi e per noi” (…) “in azienda, Claudio, è sicuramente l’allenatore, la cosa più importante è lavorare in un ambiente sano e stimolante, fatto di giovani con tantissima voglia di fare”.

Come si evince da quanto letto sinora, da Bacco si respira un grande spirito di squadra e un grande senso di empatia.

Altro punto fondamentale per Bacco è sicuramente la comunicazione dei suoi prodotti. Infatti, se all’inizio l’azienda produceva circa cento panettoni al giorno, investendo sin da subito in marketing e comunicazione, con tanti sacrifici sono arrivati giorno dopo giorno a produrre un numero esorbitante di prodotti e a sviluppare tante idee originali.
Bacco ci insegna che può trattarsi del prodotto migliore al mondo, ma se non lo si sa comunicare, tutti gli sforzi e gli investimenti possono risultare vani.

Perché “Bacco”?.

“Claudio è un grande cultore di vini, li conosce e li degusta, proprio per questo è nato Bacco, un nome che poco c’entra con il pistacchio in sé, così come il colore rosso del logo lontano dal solito verde associato all’albero da frutto”.

Noi di Siculae Terra ci siamo rispecchiati molto nella loro scelta del naming, proprio perché abbiamo voluto rischiare associando al nome una precisa filosofia, un’idea. Allora, perché questo nome dato all’azienda? Bacco è il Dio del vino; è un nome che suonava bene e soprattutto da sempre legato ai banchetti, al buon mangiare e all’unione. “Ricordiamo come i migliori contratti si siano chiusi e si continuano a chiudere a tavola, col buon cibo” conclude Ilary.

Riconoscimenti.

Partecipante in passato a fiere di settore quali Cibus e Tutto Food, Bacco si è posizionato davvero in alto, così come sta continuando a fare tuttora.

Uno dei concorsi più importanti al quale Bacco ha partecipato è stato sicuramente il Super Test Award in Belgio, una manifestazione in cui viene presentato il panettone all’interno di un sacchetto trasparente in maniera del tutto anonima. Per tre anni consecutivi, Bacco, ha ricevuto ben tre stelle con il Pan Bacco al pistacchio, e da lì è stato tutto un percorso in salita. Infatti, una volta superati i tre anni, il panettone ha ottenuto il Cristal Award, una grande soddisfazione dopo infiniti sacrifici!

Bacco tour.

Sapevate che la raccolta del pistacchio avviene solo negli anni dispari?

Solitamente avviene tra le fine di agosto e i primi di settembre. Viene ancora praticata in maniera del tutto manuale, direttamente dagli alberi facendo cadere i frutti dentro un contenitore portato in spalla. “I giorni della raccolta sono veri momenti di condivisione e di unione. Le famiglie brontesi si riuniscono nelle case di campagne, trascinando intere generazioni attorno alla “frastuca” (pistacchio in siciliano) per rispettare le tradizioni contadine che rendono magica la stagione della raccolta.” Proprio per questo Bacco ha voluto aprire le proprie porte ai turisti, da sempre grandi appassionati del pistacchio.

Da Bacco si tengono già i primi tour degustativi della stagione, interessanti perché vi porteranno alla scoperta delle storie dei contadini brontesi, e dei luoghi in cui nasce, cresce e viene raccolto l’“oro verde”, simbolo della Sicilia in ogni parte del mondo. “Non si tratta solo di una visita, ma di una vera e propria esperienza sensoriale” e noi di Siculae Terra siamo rimasti ancora una volta ammaliati dalla grande quantità di eccellenze presenti nel territorio siciliano!